Intervista al Coronavirus

Intervistatrice: Buongiorno signor virus, intanto una domanda di etichetta per cominciare con il piede giusto: preferisce essere chiamato Coronavirus o COVID-19?

Coronavirus COVID-19: Per essere precisi il mio nome di battesimo è COVID-19, i Coronavirus sono tanti.
Tuttavia, visto che stiamo cercando di fare amicizia, direi che possiamo darci del tu e puoi chiamarmi COVID.

I: Bene. Allora diciamo che accetto il darsi del tu ma preferisco non darle troppa confidenza. Facciamo che la chiamo Corona. 
Mi ricorda alcuni personaggi del nostro costume. In alcuni casi anche loro fanno fare sorrisi amari ma qualcuno fa pure divertire ogni tanto.

Tanto per cominciare le chiedo: serve davvero starti lontano?

C: Cara mia, è duro il lavoro del virus nel 2020. Purtroppo è vero.
In quanto virus non mi è stato fatto il dono delle gambe. O delle ali.
Aleggio sospinto nell’aria sulle secrezioni degli esseri viventi.

Quindi sì, starmi lontano vi può aiutare.

Belli erano i tempi in cui non c’erano i mezzi d’informazione o le norme igieniche. 
Oh, lo so per sentito dire, non sono a questo mondo da poi così tanto tempo. Probabilmente sei più vecchia tu.

I: Di sicuro non sei al mondo da tempo sufficiente ad aver imparato l’educazione.
Non lo sai che non si commenta l’età di una signora?

C: Ah, davvero… Non lo sapevo. Scusami. Un bacino e facciamo pace?

I: … No.
Torniamo a noi. Anzi, fammi mettere la mascherina.

Intervista al Coronavirus

C: Ahah, bella questa cosa delle mascherine.

Certo in molti casi aiuta. Però mi fate ridere quando ve la tirate su e giù con le mani.
Magari siete a fare la spesa, toccate di tutto e poi vi spostate la mascherina. Nel frattempo io mi ci deposito sopra e ci faccio un mini appartamento. Alla prima occasione utile, tra uno spostamento di maschera e l’altro, riesco a saltarvi addosso.

I: Senta signor Corona…

C: Ma non avevamo detto di darci del tu?

I: Senti… signor Corona. Il tuo punto forte è il contagio a quanto pare. Non credi di aver seminato già sufficiente disagio?

C: Sì effettivamente il contagio è la mia specialità. Ma non sarei niente senza i miei fan. Davvero.
Se non fosse per i miei follower non riuscirei a propagarmi così velocemente.

Perfino adesso che tutti dicono di starmi alla larga ho uno zoccolo duro che mi è affezionato e fa di tutto per aiutarmi a fare il mio lavoro… Vanno in giro, si ammucchiano, fanno le scampagnate.
Io in cambio cerco di non generare sintomi, una mano lava l’altra e tutte e due… ?

I: Lavano il viso?

C: No!
Portano in giro il Corona se non le hai lavate abbastanza!

I: Mi scusi ma non mi sembra il caso di fare dell’ironia… Stavamo parlando di persone che si ammalano.

C: Ma non ci davamo del tu?

I: Sì ma ho deciso che non me la sento… Possiamo andare avanti?

C: E va bene. Sì lo so ci vuole rispetto ma non potete chiederlo a me. Pensateci voi a portarvi rispetto.
Io faccio il mio lavoro. Che è un duro lavoro mi creda.
A voi è stato chiesto di stare a casa. Stateci!

I: Lei la fa facile. Ci sono persone che devono lavorare. Persone che devono uscire. Le aziende si sono attrezzate tra Smart Working e Telelavoro. Ce la stiamo mettendo tutta.

C: Lo so cara mia. Se non fosse stato per la tecnologia a quest’ora altro che campione di contagio. Avrei stracciato ogni record.
Ho imparato un sacco di cose sulla tecnologia sa.

Intanto sono stato felice di imparare che anche lì, esistono i virus… Anche noi facciamo innovazione!

Poi ho imparato una bella parola: solidarietà digitale. Siete stati bravi devo ammetterlo.

I: Grazie.
Molti dicono che con il caldo se ne andrà. Lei che dice?

C: Chiedo scusa ma voi d’estate che fate? Quando è caldo fate la siesta.
Anche io con il caldo preferisco rallentare i ritmi di lavoro. Ma non è detto, ci sto ancora pensando.

Eventualmente vi mando una mail quando decido.

I: Il suo più grande alleato? Cosa potremmo fare davvero per metterla in difficoltà?

C: Signorina non le svelerò i miei segreti. Tuttavia le dirò l’unica cosa che non potete gestire. 
Uno dei miei più grandi alleati è la paura.
Quando è alta si genera il caos e io ci sguazzo.
Quando è troppo bassa, si generano i miei follower e io ci sguazzo.
Quando è cominciato tutto mi avete un po’ sottovalutato e vi è piaciuto lanciare quei titoloni eh?!
Avete fatto il mio gioco: scacco!
Viste le resse nei supermercati manco fosse il giorno del giudizio?
Ancora una volta: scacco!

I: Quindi dobbiamo preoccuparci?

C: Guardi, non voglio parlare contro il mio interesse e mi limiterò a dirvi che dovete usare semplicemente il buon senso.

I: Bene. Nemmeno io voglio scoprire le nostre carte ma ci tengo a farle presente una cosa.
Nei secoli, l’essere umano, ha attraversato glaciazioni, guerre e pestilenze. Non saremo delle cime ma siamo ancora qua.

Sappiamo essere uniti quando serve e in Italia lo stiamo dimostrando credo abbastanza bene.
Abbiamo una delle sanità migliori del mondo e ti stiamo tenendo testa anche là dove sei più forte.
Quindi sì, puoi anche averci dato scacco per due volte, ma tieni d’occhio il tuo re sulla scacchiera.

Ok, l’intervista è finita. Torniamo a noi per un attimo prima di salutarci. A cosa serve questo articolo?
Probabilmente a niente, tuttavia dare concretezza a concetti astratti come malattie e virus può aiutare a comprenderne alcune sfaccettature. Trattare un argomento in modo leggero senza sminuire i suoi contenuti.

La situazione è complessa per tutti e non tutti sono attratti dallo stesso modo di raccontare una notizia.
Abbiamo già tanti canali che lo fanno in modo drammatico.
Proviamo a parlarne anche con altri tipi di atteggiamento. Ci aiuterà a portare il messaggio anche a coloro a cui non piace leggere le cronache o guardare i telegiornali.

Un abbraccio a tutti!

#andràtuttobene #iorestoacasa

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